La "buona letteratura" dei nostri giorni


giovedì 30 dicembre 2010

Buon capodanno


Buffy the vampire slayer - Amends 3x10
Scritto e diretto da J. Whedon


venerdì 17 dicembre 2010

Polee's List

100 Telefilm da vedere secondo la Polee.

Questa è la lista di Chiara Poli, giornalista specializzata in serie tv: "si, mi pagano per guardare la televisione. E' un duro lavoro, ma qualcuno devo pur farlo".

L'ho scritta in 7 minuti, motivazioni (spiritose, spero) incluse.
Non sono in ordine di preferenza.
Non sono in ordine alfabetico.
Non sono "ragionate".
Non sono certo TUTTE: le serie tv DA VEDERE sono molto più di 100, per come la vedo io.
Del resto, è il mio lavoro: se fossero solo queste, sarei disoccupata da tempo...
Avrò certamente dimenticato qualche titolo indimenticabile.
Ma ho preferito affidarmi all'istinto, per vedere cosa mi veniva in mente così, di getto.
Ho quindi provato a buttare giù l'elenco in modo istintivo ma anche sforzandomi di inserire un po' tutte le pietre miliari della tv, ovvero le serie che vanno viste perché... hanno cambiato le cose.
E ci hanno permesso di essere qua, oggi. Come appassionati fans delle serie tv.
E chi lo dice, che il cinema è meglio?!

1. Lost – perché non c'è mai stata e non ci sarà mai un'altra serie come questa. Mai

2. Buffy – perché io ci ho scritto un libro. Anzi, quasi due. Vi basta?

3. Dexter – perché noi amiamo amare i cattivi, vero?

4. I Soprano – perché è un film (da Oscar) lungo 6 stagioni.

5. Oz – perché ti strega con quel misto di curiosità e timore.

6. Sex and the City – perché tutti si riconoscono nei personaggi. Sì, anche gli uomini

7. Alfred Hitchcock Presenta – perché il Maestro è il Maestro. Anche in tv.

8. Ai confini della realtà – perché ci ricorda come eravamo. E come dovremmo essere (in tv).

9. NYPD Blue – perché ha cambiato la storia del poliziesco. E della tv.

10. Law & Order – vedi sopra.

11. Beverly Hills 90210 – perché Dylan e Brenda sono uno dei motivi per cui faccio questo lavoro.

12. Alias – perché è la migliore spy-story mai vista in tv. A patto che vi evitiate la quinta stagione.

13. True Blood – perché i vampiri e la tv, dopo il suo arrivo, non sono più come prima.

14. Six Feet Under – perché la morte non è mai stata così affascinante.

15. X-Files – per Mulder, Scully e Chris Carter. Vi basti.

16. Supernatural – perché i fratelli Winchester fanno sul serio... e anche no.

17. Happy Days – perché... Heyyy! Che ve lo dico a fare?

18. E.R. - perché è “il” medical drama. Riguardatevi il pilot...

19. Get Smart – perché è Mel Brooks in tv. Tanto basta.

20. Big Love – perché l'amore per la tv è grande, grande, grande.

21. Battlestar Galactica (1978) – perché senza di lei non avremmo avuto il remake.

22. Battlestar Galactica – perché è fra le migliori 5 serie sci-fi di tutti i tempi.

23. Scrubs – perché è un antidepressivo naturale.

24. The Wire – perché è la prova che le serie tv possono essere grandi. Davvero grandi.

25. Medium – perché racconta storie ordinarie di soprannaturale.

26. C.S.I. - perché c'è bisogno di più Grissom per tutti.

27. Heroes – perché è la perfetta espressione della cultura pop. E la terza stagione spacca.

28. 24 – perché c'è Jack Bauer. E se non sapete chi è, non continuate a leggere.

29. Deadwood – perché è un western talmente ben fatto da far impallidire Clint Eastwood.

30. Star Trek – perché ha cambiato il mondo. No, davvero.

31. Star Trek: The Next Generation – perché Picard borgizzato non ha prezzo.

32. Star Trek: Voyager – perché è la mia serie Trek preferita. Abbiate fiducia.

33. The Walking Dead – perché ha sdoganato gli zombies in tv (con tanto di incubi della Polee, accidenti a loro).

34. Will & Grace – perché Karen e Jack non hanno pari, in tutta la storia della tv.

35. Desperate Housewives – perché è un susseguirsi di battute geniali. Per sette stagioni.

36. Grey's Anatomy – perché ci sono episodi che fanno venire i brividi (guardatevi il finale della sesta stagione, per dire).

37. La famiglia Addams – perché mostri così li vorremmo tutti come vicini di casa.

38. Gilmore Girls – perché mi rifiuto di chiamarlo “Una mamma per amica”, e ho i miei motivi.

39. Dawson's Creek – perché dopo BH90210 è “il” teen drama. Gli perdoniamo perfino Joey Potter.

40. NCIS – perché, sebbene Jag sia una gran serie, l'allievo ha superato il maestro.

41. The West Wing – perché non c'è migliore sceneggiatura televisiva.

42. Mad Men – perché ti fa viaggiare indietro nel tempo. E non ne hai mai abbastanza.

43. 30 Rock – perché Liz Lemon e Jack Donaghy spaccano. Sono stata... Chiara?

44. Boston Legal – perché... Denny Crane!

45. T.J. Hooker – perché senza i suoi inseguimenti a piedi non siamo esseri umani completi.

46. Friends – perché se non hai avuto la “fase Friends” devi farti vedere. Da uno bravo.

47. I segreti di Twin Peaks – perché è il simbolo della tv d'autore. E perché bisogna sapere chi ha ucciso Laura Palmer.

48. Il prigioniero – perché è la prova di come una (buona) idea faccia la differenza.

49. The Shield – perché è fra i migliori polizieschi della storia. E Vic Mackey... Beh. Vic Mackey.

50. I Jefferson – perché dopo quarant'anni ancora fanno ridere. Perché erano avanti.

51. The Big Bang Theory – perché senza non raggiungereste mai il Nerdvana.

52. Arrested Development – per Gob Bluth. E per George Michael. E per tutti gli altri.

53. Modern Family – perché è la tv d'autore per tutti.

54. Cin Cin – perché, fra gli altri, ci ha regalato Frasier (vedi sotto).

55. Frasier – perché lui ci ha ascoltati per tanti anni. Glielo dobbiamo.

56. Mary Tyler Moore – perché senza di lei non avremmo avuto nemmeno Lou Grant.

57. Cuori senza età – perché senza di loro non avremmo avuto Sex and the City.

58. Moonlighting – perché Bruce Willis guardava in macchina e ci prendeva in giro. E noi stavamo al gioco.

59. Sanford & Son – perché è sufficiente anche solo la sigla. Ecco.

60. Arcibaldo – perché è irresistibilmente cattivo e politicamente scorretto.

61. Fantasilandia – perché realizza i nostri sogni. In tv.

62. Love Boat – perché ci sono passati tutti, ma proprio tutti, sul ponte della Pacific Princess.

63. Damages – perché... devo anche spiegarvi chi è Glenn Close? No, vero?

64. Murphy Brown – perché le donne hanno avuto il loro spazio nelle serie tv anche grazie a lei.

65. Malcolm – perché le sclerate di mamma Lois non hanno pari.

66. Casa Keaton – perché Alex sarà per sempre nei nostri cuori. Sempre.

67. Il dottor Kildare – perché è l'antenato del dottor House. In versione simpatica.

68. Glee – perché non bisogna mai smettere di crederci.

69. Perry Mason – perché è una delle rare prove che non tutti gli avvocati sono da buttare.

70. La signora in giallo – perché se non la vedete vi porta sfiga.

71. Chuck – perché siamo tutti un po' sfigati. O no?

72. Californication – perché Hank ci trascina in giro per Hell-A.

73. My Name is Earl – perché se non lo guardate, il karma viene a mordervi le chiappe.

74. Breaking Bad – perché di interpretazioni così non ce ne sono tante, eh.

75. Tutti odiano Chris – perché Chris Rock è un genio.

76. Nurse Jackie – perché Edie Falco è nata per questo ruolo.

77. Prison Break – perché Michael Scofield è uno che lascia il segno. Anche addosso, volendo.

78. Lie to Me – perché c'è Tim Roth. No, dico: Tim Roth.

79. Veronica Mars – perché se anche Joss Whedon dice che è da non perdere, dev'essere vero.

80. Firefly – perché è davvero “Sergio Leone incontra Star Trek”.

81. Nip/Tuck – perché non ha peli sulla lingua.

82. Missione: impossibile – perché è cult. Punto.

83. Rescue Me – perché i protagonisti sono persone vere. Non eroi.

84. The Closer – perché non potrete più vivere senza Brenda Leigh Johnson.

85. Dark Angel – perché ci sono James Cameron, Jessica Alba e Michael Weatherly. Insieme.

86. Spazio 1999 – perché senza di loro (e senza Star Trek) non avremmo avuto la vera sci-fi in tv.

87. Buck Rogers – perché... erano avanti. Anche nel tempo, a volte.

88. Mork & Mindy – perché se non sapete che vuol dire “Nano nano”, potete darvi all'ippica.

89. Millennium – perché i killer di Criminal Minds, in confronto, sono donnicciole.

90. Criminal Minds – perché Hotch non sorride mai.

91. Carnivàle – perché non vi venga mai più in mente di andare al circo.

92. Colombo – perché c'è ancora “solo un'ultima cosa”...

93. Starsky & Hutch – perché hanno fatto la storia della tv... e delle auto.

94. Band of Brothers – perché: Spielberg + Hanks + guerra = guardatevelo.

95. Quincy – perché senza di lui non avremmo avuto C.S.I. Né Crossing Jordan, volendo.

96. New York, New York – perché le Charlie's Angel in confronto erano femminucce (!)

97. Attenti a quei due – perché Moore e Curtis sono Moore e Curtis.

98. V – Visitors (quelli veri) – perché è stata la serie più costosa dell'epoca. E perché ho pianto una settimana per la morte di Willy.

99. Angel – perché non lo ammetterò mai pubblicamente, ma potrebbe persino essere meglio di Buffy.

100. Magnum P.I. - perché Tom Selleck in shorts non ha prezzo. Dico bene?


GRAZIE CHIARA



martedì 14 dicembre 2010

Nomination GOLDEN GLOBE


Molte conferme e qualche novità nella 68esima edizione dei Golden Globe.
La giuria dei giornalisti della stampa estera premia la creatività della televisione via cavo, regalando 12 nomination all'HBO, 8 a Showtime, 5 ad AMC e infine 3 a Starz. Invece nelle reti generaliste spicca ancora Glee con 5 candidature, 30 Rock, Modern Family e The good wife con 3.

  • Miglior Drama:

  • Boardwalk Empire (Hbo)
    Dexter (Showtime)
    The Good Wife (Cbs)
    Mad Men (Amc)
    The Walking Dead (Amc)


  • Miglior comedy:

  • 30 Rock (Nbc)
    The Big Bang Theory (Cbs)
    The Big C (Showtime)
    Glee (Fox)
    Modern Family (Abc)
    Nurse Jackie (Showtime)


  • Miglior attore protagonista per una serie drama:

  • Steve Buscemi per il ruolo di Enouch in “Boardwalk Empire” (Hbo)
    Bryan Cranston per il ruolo di Walter in “Breaking Bad” (Amc)
    Michael C. Hall per il ruolo di Dexter in “Dexter” (Showtime)
    Jon Hamm per il ruolo di Don in “Mad Men” (Amc)
    Hugh Laurie per il ruolo di House in “Dr. House” (Fox)


  • Miglior attrice protagonista per un drama:

  • Julianna Margulies per il ruolo di Alicia in “The Good Wife” (Cbs)
    Elisabeth Moss per il ruolo di Peggy in “Mad Men” (Amc)
    Piper Perabo per il ruolo di Annie in “Covert Affairs” (Usa Network)
    Katie Sagal per il ruolo di Gemma in “Sons of anarchy” (Fx)
    Kyra Sedgwick per il ruolo di Brenda in “The Closer” (Tnt)


  • Miglior attore protagonista in una serie comedy:

  • Alec Baldwin per il ruolo di Jack in “30 Rock” (Nbc)
    Steve Carell per il ruolo di Michael in “The Office” (Nbc)
    Thomas Jane per il ruolo di Ray in “Hung” (Hbo)
    Matthew Morrison per il ruolo di Will in “Glee” (Fox)
    Jim Parsons per il ruolo di Sheldon in “The Big Bang Theory” (Cbs)


  • Miglior attrice protagonista di una serie comedy:

  • Toni Collette per il ruolo di Tara in “United States of Tara” (Showtime)
    Edie Falco per il ruolo di Jackie in “Nurse Jackie” (Showtime)
    Tine Fey per il ruolo di Liz in “30 Rock” (Nbc)
    Laura Linney per il ruolo di Catherine in “The Big C” (Showtime)
    Lea Michele per il ruolo di Rachel in “Glee”




    giovedì 9 dicembre 2010

    Torna Mad Men

                                         


    La fiction è ideata dal caustico Matthew Weiner che, dopo I Soprano, si conferma tra gli autori più politicamente scorretti della televisione americana.
    Mad Men è ambientata tra gli anni ’50 e ’60, i protagonisti sono appunto i Mad Men, gli uomini di Madison Avenue. In quegli anni in Madison Avenue era la strada dei pubblicitari e nella nostra Madison Avenue si trova la Sterling Cooper, un’agenzia pubblicitaria newyorkese dove lavora come Direttore Creativo Don Drapper (John Hamm), protagonista assoluto della serie.
    Fumo, adulterio, alcol ed emancipazione femminile sono gli ingredienti. Questa serie ci mostra un’America cinica, dove i sentimenti sono un business.
    La serie narra dei cambiamenti sociali in atto agli inizi degli anni ’60, sullo sfondo scorre la campagna presidenziale che contrappone Kennedy a Nixon (episodio 12 della prima stagione Nixon Vs. Kennedy).
    La seriè acclamata dal pubblico ma soprattutto dalla critica, ha al suo attivo 13 Emmy e 4 Golden Globe. E’ la prima serie trasmessa da una televisione via cavo che vince per 3 anni consecutivi l’Emmy come miglior serie drammatica (2008-2009-2010).
    Godiamoci la quarta stagione...

    giovedì 2 dicembre 2010

    Saving Grace?





    Grace non è stata salvata. Negli stati uniti il 29 marzo è stato trasmesso il primo episodio della 4 e ultima stagione di questa bizzarra serie. Bizzarra nella protagonista prima di tutto, Grace è Holly Hunter, quella di  Lezioni di piano.
    La Hunter interpreta una detective di Oklahoma City. Grace Hanadarko è un donna passionale e anticonvezionale,  drammi familiari alle spalle, ed è  in perenne lotta con il sistema, e nonostante abbia un elevatissimo numero di casi risolti, la sua vita tormentata e il suo stile di vita fatto di eccessi,  la porteranno a toccare il fondo.  Una notte guidando ubriaca investirà un uomo, da quell’incidente in poi l’incontro con un angelo custode, un po’ particolare (Leon Rippy) che cercherà di aiutarla a ritrovare se stessa e la via (vita) perduta.
    La serie racconta la vita spericolata e autodistruttiva di Grace, che più che una detective sembra la classica rocker dannata.

    L'autrice del telefilm, Nancy Miller dice "Holly vi può far commuovere e ridere allo stesso tempo. Lei è strepitosa. Grace ha un carattere molto complesso, un'anima problematica alla ricerca del bene, un cuore pieno di dolore e amore, e una sorprendente tenerezza che spunta quando meno te lo aspetti" e noi siamo d'accordo.
    La sigla di Saving Grace è stata scritta dal rapper statunitense Everlast.



    Well, the death of life, then come the resurrection
    Wherever I am welcome is where I'll be
    I put all my confidence in Him, my sole protection
    Is the saving grace that's over me
    (Bob Dylan)

    mercoledì 24 novembre 2010

    50 serie per 50 stati oppure 50 stati per 50 serie

    Ecco l'ultima cartina creata da Andrew Shears, professore di geografia all'università dell'Ohio e blogger. Shears ha deciso di abbinare ad ogni stato degli Stati Uniti una serie televisiva o uno show. Alcune di queste scelte sono quasi ovvie, mentre altre sono più ricercate e alcune a noi sconosciute.
    Allego in ordine alfabetico le associazioni di Shears:

    Alabama: il geografo blogger propone Any Day Now, una serie sulla segregazione razziale degli anni '60, interpretata da Annie Potts e Lorraine Toussaints.

    Alaska: per lo stato più al nord degli Stati Uniti la scelta di Shears ricade su Northern Express, noto in Italia come Un medico fra gli orsi, che ha come protagonista Joel Fleischman. Io per questo stato propongo Men in trees, protagonista Anne Heche.

    Arizona: per questo stato il blogger sceglie Alice, una serie tratta dal film Alice non abita più qui di Martin Scorsese. Anche se Alice è intoccabile, credo di aver visto tutti gli episodi e ho cnosciuto prima la serie del film, vorrei proporre Medium che va in onda dal 2005.

    Arkansas: il reality 19 Kids and Counting è la proposta di Shears. Sit com ambientata in questo stato è Evening shade.

    California: per questo stato c'è solo l'imbarazzo della scelta. Per lui la serie più rappresentativa è Baywatch. La serie sui bagnini è l'immagine stessa della California. Qui azzardo un Beverly Hills 90210 e un Arrested Development, anche se le proposte per la California si sprecano.

    Colorado: la serie che ha reso famoso R. Williams è legata al Colorado. Mork e Mindy, era infatti ambientato a Boulder.

    Connecticut: lorelai e Rory Gilmore e gli abitamti di Stairs Hollow sono per il blogger la migliore serie (come dargli torto?!?). Ma le Gilmore Girls non sono le uniche, mi permetto di aggiungere Una strega per amore e il Giudice Amy, ambientato sempre ad Hartford paese dove vivono Emily e Richard Gilmore.

    Delaware: nel più piccolo degli Stati Uniti è ambientato Jarod il camaleonte.

    Florida: la Florida assieme alla California e a New York, detiene il record in questo stato sono state ambientate molte serie televisive. La scelta del blogger è Cuori senza età, piccolo capolavoro che sottoscrivo come scelta, con una strepitosa Betty White. Possiamo comunque aggiungere Dexter, CSI: Miami e Nip & Tuck.

    Georgia: "questa è la ballata di Bo e Luke", proprio i cugini di Hazzard sono i protaginisti di una serie ambientata in Georgia.

    Hawaii: Lost era girata alle Hawaii, ma alle isole è legata Hawaii Five-O e non si può dimenticare assolutamente Magnum PI.

    Idaho: l'unica serie ambientato è il crime degli anni '70 The Manhunter.

    Illinois: a Chicago sono ambientati numerosi show. Il blogger ha optato per Roseanne, nota in Itallia come Pappa e Ciccia. Fra le altre possibilità cita ER, Family matters (Otto sotto un tetto). Per i suoi utenti invece la serie più rappresentativa è Hill street blues (Hill street giorno e notte).

    Indiana: Shears propone Parks and Recreation a cui possiamo aggiungere Close to Home.
    Iowa: il reality American Pickers.

    Kansas: rappresentato da Jericho. Io aggiungerei Smallville, la città immaginaria del Kansas dove è cresciuto Clark Kent.

    Kentucky: sceglie lo spin off di Un tocco di un angelo, Promised Land. Aggiungeremmo il legal drama Justified.

    Louisiana: Shears sceglie un reality Billy the exterminator, un uomo che stermina termiti, dimenticando True Blood.

    Maine: nel piccolissimo stato del New England sono ambientate le avventure della Signora in giallo.

    Maryland: la scelta ricade su The Wire.

    Massachussets: la serie legata a questo stato per Shears è Cheers (mi associo pienamente, anche se la scelta non è stata semplice), ma sono molte le serie che gravitano tra la città di Boston e dintorni: Ally Mc Beal, Boston Legal, Crossing Jordan e l'ultima arrivata Fringe.

    Michigan: per questo stato Shears cita una serie amatissima negli States, Freaks & Geeks, inedita in Italia. I suoi utenti propongono Quell'uragano di papà

    Minnesota: il blogger sceglie Coach ma i suoi seguaci ed io optiamo più per un classico come The Mary Tyler Moore Show.

    Missisipi: l'unica serie per questo stato è L'ispettore Tibbs.

    Missouri: l'unico programma qui ambientato è The John Larroquette Show.

    Montana: Bucksin serie western degli anni '50.

    Nebraska: l'unica serie tv è I ragazzi della prateria, con Josh Brolin e Stephen Baldwin.

    Nevada: Las Vegas è una delle mete preferite della televisione americana, forse perchè in quella città gli americani possono fare tutto quello che sognano. Shears ha scelto Reno 911. Qui è anche ambientato il capostipite dei CSI e anche il mitico Bonanza.

    New Hampshire: The brotherhood of Poland serie di D. E. Kelley.

    New Jersey: per Shears è la patria di Tony Soprano.

    New Mexico: per Shears la serie legata a questo stato è Plain sight - Protezione testimoni, per la rete invece le due serie più rappresentative sono Breaking bad e Roswell.

    New York: tanti gli show ambientati qui a partire dall'amatissimo Seinfield, ma per poi continuare con Friends, Sex and the city, Law & Order e Tutti amano Raymond.

    North Carolina: The Andy Griffith Show

    North Dakota, qui abitava Andrew il protagonista di Il mio amico Ultraman.

    Ohio: in questi ultimi anni è associato alla serie di culto Glee, ma per il blogger questo stato è ancora legato al The Drew Carey Show. Altre serie ambientate in qeusto stato sono  Una famiglia del terzo tipo e Casa Keaton.

    Oklahoma: l'unica serie ambientata qui è Saving Grace con Holly Hunter.

    Oregon: il reality Little People

    Pennsylvania: la versione USA di The Office è ambientata qui, altra serie è Cold case.

    Rhode Island: Griffin senza possibilità di scelta.

    South Carolina: l'unica serie ambientata in questo stato è Army Wives.

    South Dakota: Deadwood è l'unico show.

    Tennessee: per Shears è Memphis Beat.

    Texas: il blogger non ha dubbi e sceglie Walker Texas Ranger, ma questo stato ha ospitato King of the hill e Dallas.

    Utah: Big Love è l'unico show.

    Vermont: la sitcom Newhart è l'unica ambientata in questo stato.

    Virginia: il blogger sceglie una serie degli anni '70 Una famiglia americana, io suggerisco Criminal Minds che ha la sua base a Quantico.

    Washington: Frasier, prima di tutto, scelto da Shears e sottoscritto da me, spin off di Cheers. Si aggiungono comunque Twin peaks e 4400.

    West Virginia: un solo show, un legal drama Hawkins.

    Wisconsin: That 70s show scelto da Shears ma non possiamo dimenticare il mitico Happy Days.

    Wyoming: in questo stato sono state girate molte serie western e Shears sceglie Il Virginiano.











    mercoledì 17 novembre 2010

    30ROCK ...30 ROCKFELLER PLAZA...

    Indirizzo dell'NBC, ma soprattutto titolo della serie scritta, prodotta ed interpretata da Tina Fey.

    La sit com è basata sull'esperienza di Tina Fey come head writer del SNL (Saturday Night Live), infatti inizia a scrivere la sceneggiatura di 30ROCK in quegli anni. Il progetto iniziale raccontava del dietro le quinte di un notiziaro di una televisione via cavo. La Fey presenta l'idea a Kevin Reilly, il presidente del settore intrattenimento della NBC, il quale intuisce che le storie sono ispirate al vissuto della Fey al SNL e le chiede di raccontare la sua esperienza, da qui il notiziario si trasformò in uno show di sketch molto simile al SNL. Durante la stagione 2004-2005 venne presentato l'episodio pilota con il titolo di Untitled Tina Fey Project. Il pilot era incentrato sul capo di uno show televisivo, Liz Lemon (Tina Fey), che doveva destreggiarsi nei rapporti tra le star e il nuovo produttore esecutivo, Jack Donaghy (Alec Baldwin). Baldwin porta una nuova star nello show, Tracy Jordan (Tracy Morgan), che sconvolge completamente gli schemi.
    Successo di critica ancor più che di pubblico, profondamente unpolitically correct, vince per 3 anni consecutivi  gli Emmy come migliore serie televisiva comica. Nel 2009 la serie viene nominata per 22 Emmy stabilendo il record per una serie comica.
    Le star del cinema e della televisione si sussegono, cavalcando l'onda del successo della serie. Nella prima stagione troviamo Isabella Rossellini e Whoopi Goldberg, Edie Falco nella seconda. La terza stagione è un tripudio di star Oprah Winfrey, Jennifer Aniston, Elvis Costello, Cindy Lauper e molti altri ancora, come anche la quarta con Julianne Moore, Jon Bon Jovi e James Franco.
    Una curiosità musicale e non solo, la colonna sonora delle serie è prevelantemente jazz e il compositore è Jeff Richmond, marito della Fey.
    Notizia per i fan della serie, l'NBC il 15 novembre ha riconfermato la serie, quindi avremo una nuova stagione per gustare le battute al vetriolo di Baldwin e la comicità travolgente della Fey.




    giovedì 11 novembre 2010

    NOT MIRACULOUS YEAR

    Solo un episodio per Kathryn Ann Bigelow (The hurt locker e Strange Days) e John Logan (Il Gladiatore e The Aviator). HBO  ha deciso di non produrre Miraculous Year. La serie incentrata sulla storia di una ricca e potente famiglia newyorchese composta da un autodistruttivo compositore di Broadway (Norbert Leo Butz), il  padre pittore Alex (Frank Langella) e la sorella avvocato Mandy Vance (Hope Davis), forse era troppo ambiziosa, di qui la scelta di HBO di non andare oltre al pilot e quindi non vedremo la nuova creazione della Bigelow a cui avrebbe anche partecipato Susan Sarandon come guest star ...

    martedì 9 novembre 2010

    Rubicon e il “punto di non ritorno”

    Rubicon: un thriller cospirativo ispirato ai film anni 70 come i Tre giorni del condor e Tutti gli uomini del presidente. Devo dire che stranamente l’attrazione di questa serie è stata subito intensa, tanto da sfidare la prima puntata in lingua originale.

    Ambientata a New York, anche se non si direbbe, la serie sembra un prodotto inglese. I colori, la fotografia e la “velocità di azione” non ricordano prodotti americani, e non ricordano la New York conosciuta, riusciamo a coglierla solo attraverso qualche fugace fotogramma.
    Il titolo della serie, come dichiarato dall’executive producer Bromell fa riferimento al fiume Rubicone, quello che nel 49 a.c. fu attraversato da Giulio Cesare al ritorno dalla Gallia, dando cosi inizio alla guerra civile romana.
    Il creatore J. Horwitch ha lasciato la serie dopo la realizzazione dell’episodio pilota a causa di divergenze creative con Bromell.
    La serie è incentrata su un analista di un Think tank governativo (un organismo, un istituto,tendenzialmente indipendente dalle forze politiche, che si occupa di analisi delle politiche sociali), Will Travers scopre, a partire da strane coincidenze contenute in alcuni cruciverba, l'esistenza di una cospirazione ordita da una società segreta, che ha l'obiettivo di manipolare eventi mondiali.
    Ci si presenta una trama complessa e fitta di enigmi. Alea iacta est, il dado è tratto, così vuole la tradizione.


    giovedì 4 novembre 2010

    L'ARTE INCONTRA LA TV

    In stile pulito, asciutto puramente minimalista l’arte incontra la tv nella genialità e nella passione di Albert Exergian, designer e art director austriaco.
    Cultore della materia, Exergian mette a disposizione il suo know how professionale per raccontare la passione seriale. In 40 poster racconta 20 anni di serie televisive, da cult come Twin Peaks ai nuovi arrivati come True Blood.
    Un unico elemento su sfondo monocromatico: un oggetto, un simbolo, una caratteristica portante della serie tv.
    Linee, colori e forme per rappresentare le suggestioni televisive dei protagonisti ma anche di noi spettatori, che si muovono su questo sfondo e rappresentano 20 anni di serie televisive.
    Per apprezzare pienamente bisogna avere un background televisivo non indifferente, bisogna saper cogliere queste piccole citazioni. Il gioco sta un po’ nel ritrovare la serie attraverso un indizio, si passa dai più semplici come il chupa chups del tenente Kojak ai colori dei camici di Scrubs.
    Piccoli capolavori di metonimia, da gustare prima (o insieme) della propria serie preferita.
    Ho voluto postarvi qualche poster...





     


     



    mercoledì 3 novembre 2010

    Le serie sono un pò come le fiabe

    Le serie tv sono un po’ come quelle storie che da bambino ti racconta la nonna, che crescendo ti rimangono dentro, che segnano un periodo della tua vita, che ti appassionano, ti coinvolgono o, semplicemente, liberano la tua fantasia. Un genere che poggia tutta la sua forza sulla serialità, sull’appuntamento alla prossima volta, sull’illusione che il domani sia un’altra puntata.


    giovedì 28 ottobre 2010

    SE UN'IDEA E' BUONA...PERCHE' LASCIARLA MORIRE?!?

    Lo si è sempre fatto ma nessuno era mai arrivato ai livelli di Law & Order. Questo post lo dedico alla madre di tutti gli spin-off, anche se per esser corretti parlando di Law & Order dovremmo parlare di media franchise che comprende 5 serie televisive e un film per la televisione.
    Lo Spin-off è quando da una serie ne nasce un’altra, ovviamente la serie capostipite è una serie di grande successo.
    Law & Order la madre di 1000 spin-off o quasi, dove la principale può contare già su 20 stagioni all’attivo: - Law & Order SVU (special Victims unit) che è arrivata alla sua 12 stagione - Law & Order Criminal Intent alla 10 stagione - Law & Order Trial by Jury un’unica stagione…beh non tutto funziona sempre bene - Conviction un’unica stagione - Law & Order Los Angeles l’ultima arrivata e con questa arriviamo a quota 5 spin-off. Ormai record.


    martedì 26 ottobre 2010

    HAPPY TOWN QUANDO NON SI SA ASPETTARE UNA SERIE

    Non si può giudicare una serie dal primo episodio, equivale a giudicare un film dai primi 3 minuti e a volte anche molto meno, dai titoli di testa. Poche serie sono riuscite a colpire dal primo episodio, si possono contare sulle dita di una mano. ER è sicuramente una di queste, se non il miglior primo episodio mai scritto. 24 hours (The longest day): l’infermiera Hathaway arriva al pronto soccorso del policlinico universitario di Chicago, e ci arriva in barella, dopo un tentato suicidio. Questo è l’inizio di ER. Piccola curiosità l’infermiera Hathaway, non avrebbe dovuto salvarsi, ma l’empatia creatasi nei confronti di questo personaggio, non ha lasciato scelta e il personaggio è rimasto fino alla sesta stagione. Ma non possono mica iniziare tutti come M. Chricton e J. Wells. Quanti altri serial televisivi invece hanno deluso al primo episodio, e poi sono diventati capisaldi della televisione? Happy Town probabilmente non sarebbe entrata nell’Olimpo delle serie televisive, ma neanche sopprimerla così. Forse, perché presentata come l’erede di Twin Peaks, la copia sbiadita citando A. Grasso, forse mi viene da aggiungere talmente sbiadita che non ne è neanche la copia. Anche perché alle spalle di Happy Town non c’è un D. Lynch. Perché Happy Town di Twin Peaks ha veramente poco, perché forse l’idea era un’altra, in fondo quasi tutte le serie televisive di questi ultimi anni prendono spunto dalle loro antenate.


    VS 






    lunedì 25 ottobre 2010

    LA VITA CHE CERCHIAMO


    Orfani di Lost ecco Fringe, la nuova creatura di J.J. Abrams, in realtà non nuovissima, ma partita in sordina perché nata in contemporanea con la penultima di Lost. Forse adesso che la sua sorella maggiore si fa un po’ da parte possiamo scoprire o riscoprire (qualche cosa si è già vista in Lost e qualcosa anche in Alias) le genialità di JJ Abrams.
    Fringe è un ibrido di serie (X Files, AI confini della realtà) come i temi di cui tratta la fringe science (ibridi umani, bioterrorismo, mutazioni genetiche). Una serie che procede a doppio filo continuo, modalità cara al suo creatore, ogni episodio inizia e conclude un caso ma ognuno di questi casi è fonte di interrogativi più profondi: i limiti della scienza, il potere della natura, le responsabilità dei ricercatori di talento. Ennesimo racconto di una realtà parallela alla nostra vita quotidiana…è la vita che cerchiamo?

    TRAMA: In tutto il mondo si stanno verificando eventi apparentemente inspiegabili, fenomeni soprannaturali, che fanno riferimento a quello che la Sicurezza Nazionale americana ha definito "Lo Schema". Quando il volo internazionale 627, partito da Amburgo, atterra a Boston con tutti i passeggeri e i componenti dell'equipaggio morti, l'agente dell' FBI Olivia Dunham è chiamata per risolvere il caso. Olivia è decisa a chiedere l’aiuto di uno scienziato, il Dr. Walter Bishop, che conduceva esperimenti per il Governo all'interno di un ramo della scienza chiamata "Fringe", finché, in seguito ad un incidente di laboratorio, fu dichiarato mentalmente instabile e rinchiuso in un istituto psichiatrico. Olivia si dirige quindi in Iraq, dove attualmente vive il figlio dello scienziato, Peter Bishop, che, nonostante abbia un'intelligenza alquanto sopra la norma come il padre, non si è mai laureato e ha vissuto di truffe e inganni, avvantaggiati dal suo spiccato ingegno. Grazie a lui, tornato apposta negli Stati Uniti, il trio così formatosi inizia ad indagare sui casi dello "Schema", che da piccoli incidenti casuali si trasformano man mano in attacchi di bioterrorismo, nasce così la "Divisione Fringe".

    venerdì 22 ottobre 2010

    IN ONORE A MUTANTENEMY

    da qui nasce tutto ....
    Mutant Enemy Productions is the production company created in 1997 by Joss Whedon to produce Buffy the Vampire Slayer. The company also produced the Buffy spin-off, Angel, and his two short-lived science fiction series, the space western Firefly and his high-concept Dollhouse, produced by 20th Century Fox Television and Mutant Enemy.

    giovedì 21 ottobre 2010

    THE TWILIGHT ZONE

    "C'è una quinta dimensione, oltre a quelle che l'uomo già conosce. E' senza limiti come l'infinito, e senza tempo come l'eternità: è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere. E' la regione dell'immaginazione, una regione che si trova ai confini della realtà."
    (Rod Serling)